Quando il Medico omette una diagnosi che accelera il decesso del Paziente

quando una mancata diagnosi accelera la morte del paziente gestione risarcimento

Anche nei casi di malati terminali, l’errore del medico nel formulare la diagnosi può essere risarcito

perchè priva il paziente del tempo che avrebbe potuto vivere senza l’errore del medico. L’omissione della diagnosi ha quindi un ruolo attivo nel processo di accelerazione della morte del paziente. Il danno causato dal medico viene considerato colpa grave, e la Corte di Cassazione con la sentenza n. 16919/2018 ha determinato il risarcimento per i familiari del paziente deceduto.

Il Caso:

Un uomo è morto a causa di un infarto, i medici avevano invece diagnosticato un semplice “mal di testa”. La sentenza della Corte di Cassazione n. 16919/2018 determina che il danno in questo caso deve essere risarcito perchè inteso come danno-evento. La mancata diagnosi  determina in modo attivo un danno al paziente, privandolo del tempo rimanente, anche se limitato, che il paziente avrebbe potuto vivere.

Il Giudice infatti determina che: in questo caso il danno non deve essere relazionato con la morte del paziente, ma con la mancata possibilità del paziente di usufruire del tempo rimanente prima della sua morte. Il danno va risarcito in quanto il paziente è stato privato del periodo di sopravvivenza seppur breve a sua disposizione.

Non si parla di perdita di chance

In questo caso e nei casi simili, non viene considerata la perdita di Chance: ovvero il mancato conseguimento di qualcosa che il paziente avrebbe potuto ottenere,

ma di

 

perdita di qualcosa che il paziente aveva già e ne avrebbe potuto usufruire se non fosse intervenuto il danno causato dal medico.
SCARICA LA SENTENZA INTEGRALE:

Sentenza 16919_2018

numero verde

HOME PAGE