
Cos’è l’ipossia perinatale
L’ipossia perinatale si verifica quando il feto non riceve abbastanza ossigeno nel periodo intorno al parto.
L’asfissia alla nascita può causare una grave mancanza di ossigeno al cervello del bambino, che può danneggiare le cellule cerebrali e causare encefalopatia ipossico-ischemica, paralisi cerebrale infantile, convulsioni e altre forme di danno cerebrale. Per indicare l’asfissia alla nascita possono essere usate le espressioni:
- Asfissia perinatale, neonatale, intrapartum
- Encefalopatia neonatale
- Encefalopatia ipossico-ischemica.
Tuttavia, ciascuna delle dette espressioni ha un suo peculiare significato.
Circa un terzo dei decessi neonatali è causato dall’ipossia perinatale e i neonati che riescono a sopravvivere subiscono gravi danni permanenti.
Come si può limitare il rischio di ipossia perinatale?
Un’adeguata assistenza prenatale può permettere di limitare il rischio di un’ ipossia perinatale in quanto può permettere di diagnosticare in tempo le seguenti problematiche:
- Infezione materna, come la clamidia
- Sproporzione cefalo-pelvica
- Posizione podalica o altra presentazione anormale
- Distacco della placenta
- Placenta che va a ricoprire la cervice della madre (placenta previa)
- Preeclampsia
- Inalazione da parte del bambino di meconio rilasciato nei liquido amniotico durante il parto.
- Sofferenza fetale risultante dai tracciati che imponga di accelerare il parto attraverso l’uso ventosa ostetrica o del taglio cesareo
- Cordone ombelicale attorno al collo del bambino o altra parte del corpo che diventa evidente nel corso del parto vaginale
Quali danni può causare al neonato un’ipossia perinatale?
Le prime ore ed i primi 2 giorni sono fondamentali per limitare i danni in caso di ipossia perinatale.
Un adeguato monitoraggio della madre e del feto in fase prenatale rimane la migliore arma per prevenire i rischi ed i danni conseguenti che possono essere letali o comunque gravi e permanenti:
L’ipossia perinatale può causare i seguenti danni:
- Morte
- Encefalopatia ipossico-ischemica e lesioni cerebrali
- Paralisi cerebrale infantile
- Ritardi dello sviluppo cognitivo e motorio
- Disturbi del comportamento
Quale trattamento medico richiede un’ipossia perinatale?
L’ipossia perinatale richiede un intervento immediato.
Ad esempio eseguire un ipotermia terapeutica neonatale entro 6 ore dalla nascita dimezza i danni cerebrali e necrosi. L’ipotermia terapeutica neonatale: è una tecnica che raffredda la temperatura corporea e della testa del bambino con un casco e coperte. Questa tecnica permette di rallentare l’attività cellulare e concedere più tempo ai medici di avere per ripristinare il giusto livello di ossigeno nel sangue.
Quando un’ipossia perinatale è causata da colpa medica?
Se il ginecologo l’ostetrica o lo staff medico non adempiono in modo puntuale ed eccellente al proprio dovere:
si ha diritto per legge a richiedere un risarcimento.
Il personale medico infatti, a fronte di un accurato monitoraggio della madre e del feto, dovrebbe essere preparato ad anticipare eventuali problematiche e di gestire tempestivamente tutte le emergenze che possono verificarsi durante il parto.
Quali sono le principali cause di asfissia alla nascita?
L’encefalopatia ipossico-ischemica è un danno alla nascita causato da mancanza di ossigeno nel feto.
Tutto ciò che influisce sul processo di apporto di sangue e ossigeno al bambino può determinare un’asfissia alla nascita.
Le principali cause di asfissia alla nascita sono:
- Rottura dell’utero
- Cordone avvolto attorno al collo del bambino
- Prolasso del cordone ombelicale
- Cordone ombelicale corto
- Nodo vero del cordone ombelicale.
- Preeclampsia / eclampsia
- Distacco della placenta
- Placenta previa
- Errori nell’analgesia ossigeno che va al bambino.
- Basso liquido amniotico Oligoidramnios
- Prematurità
- Rottura prematura delle membrane (PROM)
- Travaglio prolungato e arrestato
- Iperstimolazione uterina causata da farmaci per indurre il parto
- Ictus fetale
- Sindrome della postmaturità
- Omissione nell’eseguire un parto tempestivo nel caso di sofferenza fetale risultante dal tracciato della frequenza cardiaca fetale (ritardo nel parto cesareo d’urgenza).
Conseguenze di breve termine dell’asfissia alla nascita
Nella fase iniziale dell’asfissia alla nascita si verifica una condizione nota come ipossia.
L’ipossia è caratterizzata da livelli insufficienti di ossigeno nel sangue e nei tessuti.
Viceversa aumenteranno i livelli di anidride carbonica nel feto, condizione nota come ipercarbia.
Quando si verifica l’ipossia, il feto inizia a generare energia senza ossigeno, in un processo noto come metabolismo anaerobico. Questo processo provoca l’accumulo di acido lattico nel sangue del feto stesso. Il livello elevato di anidride carbonica e l’accumulo di acido lattico fanno sì che il bambino vada in acidosi, una condizione caratterizzata da sangue acido. L’acidosi e l’ipossia possono quindi causare una riduzione della funzionalità cardiaca, che può causare una pressione arteriosa molto bassa (ipotensione) e una diminuzione del flusso sanguigno al cervello (ischemia).
Il livello insufficiente di ossigeno causato dall’asfissia alla nascita causa ischemia e l’ischemia causa ulteriore ipossia. L’ipossia e l’ischemia causano una serie di eventi che interrompono i percorsi energetici nelle cellule, il che porta ad ulteriori danni alle cellule cerebrali.
Quando il cervello è in uno stato ipossico-ischemico causato da asfissia alla nascita prolungata, esso non è privato solo dell’ossigeno, ma anche di glucosio e altri nutrienti.
Anche la rimozione dei materiali di scarto del feto viene compromessa, infatti i materiali di scarto rimangono nelle cellule, con conseguenti ulteriori danni ai neuroni.
In generale, più a lungo il cervello si trova in uno stato ipossico-ischemico, più grave sarà la lesione cerebrale.
Il grado di lesione cerebrale ipossico-ischemica nel bambino dipende da dalle seguenti circostanze:
- La gravità dell’asfissia alla nascita
- La durata dell’asfissia
- L’età e le riserve del bambino
- La gestione medica del bambino durante e dopo la nascita
Conseguenze di lungo termine dell’asfissia alla nascita
L’encefalopatia ipossico-ischemica può progredire in danni permanenti al cervello a lungo termine, con effetti molto gravi come ad esempio:
- Paralisi cerebrale infantile.
- Convulsioni
- Difficoltà nell’alimentazione
- Livello di coscienza diminuito (il bambino non è attento)
- Problemi multi-organo
- Cattivi riflessi del tronco cerebrale
- Problemi respiratori
- Risposta anormale alla luce
- Problemi della pressione arteriosa e problemi cardiaci.
- Ipotonia
- Paralisi cerebrale infantile
- Epilessia e disturbi convulsivi
- Disturbi motori
- Ritardi nello sviluppo
- Ritardi nel linguaggio
- Difficoltà di apprendimento
- Disturbi comportamentali ed emotivi
- Menomazioni uditive
- Menomazioni visive
- Problemi nell’alimentazione, problemi nutrizionali e problemi di salute orale
- Dolori
- Problematiche della pelle
- Problemi ortopedici
- Disturbi psichiatrici
Una corretta interpretazione dei dati e degli esami clinici della madre sono fondamentali, perchè possono allertare lo staff medico sul rischio di encefalopatia ipossico-ischemica.
Una condotta errata da parte dei medici e dello staff invece invece può essere fatale in quanto può compromettere le condizioni di salute del neonato e nei casi più gravi può causarne anche la morte.
Le tecnologie ed i progressi della scienza medica permettono di combattere questa patologia e dove possibile di limitarne i danni, purtroppo però l’errore umano ed una condotta errata sono e continuano ad essere la causa maggiore di danni irreparabili.
In questi casi è possibile richiedere il Risarcimento per i danni subiti.
Invia il tuo caso, i nostri Avvocati ed i nostri Medici legali analizzeranno gratuitamente la tua situazione e valuteranno se esistono e condizioni per chiedere di diritto un Risarcimento.